Sei mai stato in un casolare di campagna? Hai mai dato un’occhiata agli infissi di una casa che ha qualche centinaio di anni?
Le case antiche e quelle moderne.
Sei mai stato in un casolare di campagna? Hai mai dato un’occhiata agli infissi di una casa che ha qualche centinaio di anni?
Diciamo che se hai risposto di sì anche ad una sola di queste domande, hai sicuramente letto tra le righe dove ti vogliamo portare con il ragionamento. In parole semplici, la coibentazione nelle case di una volta era una questione superflua. Un po’ perché l’evoluzione dell’arte del costruire non era sofisticata come lo è oggi e un po’ perché… l’importante era avere un tetto sulla testa e non si andava tanto di fino.
Così, da tempi remoti ma neanche poi così tanto, ci arrivano racconti che oggi sono difficili anche solo da immaginare. Infatti, le case di campagne, spesso avevano vere e proprie fessure nel muro o nel sottotetto e quindi poteva capitare anche di svegliarsi con la brina sulle sopracciglia, nel periodo invernale.
Oggi tutto questo è impensabile, sia dal punto di vista della salubrità dell’abitazione che rispetto alla qualità di vita a cui siamo abituati.
Le case di una volta però, con tutta quella ventilazione, giorno e notte, per tutto l’anno, non avevano molti problemi: quali la muffa, l’accumulo di anidride carbonica ed eventuali fuoriuscite di radon.
Oggi invece le nostre case sono stagne al punto da poter essere definite ermetiche. Questo da una parte aumenta molto il risparmio di risorse energetiche e la coibentazione termica. Al contempo, l’aria all’interno delle nostre dimore, tende ad essere sempre meno fresca e pulita.
Perché è importante arieggiare la casa e le sue stanze?
Non è un mistero però spesso non ci pensiamo: l’aria che respiriamo e alle volte diamo per scontata, ha importanza vitale per il nostro organismo. Questa se non viene cambiata con costanza, può essere viziata da varie sostanze inquinanti: come ad es. gli elementi chimici contenuti nei profumatori d’ambiente, l’anidride carbonica che espelliamo ad ogni respiro, dal monossido di carbonio dei fornelli a gas, dalla formaldeide o altre sostanze volatili nocive che potrebbero essere contenuta in alcuni mobili di dubbia fattura, senza parlare di rare ma possibili infiltrazioni di radon dal terreno.
Quando è meglio arieggiare la casa?
La risposta è dipende. Perché se in senso assoluto, la mattina potrebbe essere il momento più indicato per aprire le finestre ed arieggiare i locali, è vero anche che se ti trovi in una zona in cui il traffico al mattino è elevato, probabilmente riempire la tua casa con quell’aria, non sia il massimo. In questo caso specifico, puoi attendere qualche ora dal momento in cui il traffico di punta è terminato, per arieggiare i locali.
Quanto tempo ci vuole per far cambiare l’aria in una stanza?
Anche qui la risposta è dipende. Più è grande una stanza o una casa e maggiore è il tempo da dedicare a questa attività.
Diciamo che in generale, tenere una finestra spalancata una decina di minuto in invero e una mezz’oretta d’estate, possono aiutarci moltissimo a risanare l’aria di una stanza. Chiaramente se la finestra resta socchiusa a ribalta, il tempo necessario sarà decisamente superiore, si parla in questo caso di qualche ora.
Un piccolo trucco per cambiare l’aria più velocemente è quello di spalancare due o più finestre in modo da creare “corrente”. Questo velocizza esponenzialmente tutto il processo.
Quante volte al giorno cambiare aria?
Anche qui dipende. Se stiamo parlando di una domenica in famiglia, con il soggiorno e la casa piena di amici o parenti, l’aria si appesantirà più velocemente e quindi andrà cambiata più di frequente. Se invece, come spesso succede durante la settimana, la casa la viviamo a colazione, a cena e per dormire, basterà un ricambio d’aria ogni volta che ci svegliamo o rientriamo a casa.
Quindi per dare anche dei numeri da spenderci poi nella pratica, idealmente arieggiare una stanza o l’intera casa, ogni due / quattro ore è sicuramente l’ideale per mantenere una buona qualità dell’aria all’interno dei locali della tua dimora.
Arieggiare una stanza e risparmio energetico
Noi siamo eco-sensibili e la questione del risparmio energetico la viviamo in maniera viscerale. Ci abbiamo sempre creduto ed investito, in quanto parte di un disegno più grande: la circolarità dell’economia. Al contempo riconosciamo che anche questa visione ha bisogno di alcuni aggiustamenti qua e là. Parlando quindi della qualità dell’aria all’interno di una abitazione, diventa cruciale capire dove si trova il giusto mezzo, tra ventilazione ed ermeticità. Come abbiamo visto nell’articolo che hai appena letto, per arrivare ad un buon livello della qualità dell’aria non è necessario tenere tutte le finestre aperte per tutto il giorno. Inoltre, un altro punto su cui riflettere è la temperatura dei muri e degli oggetti all’interno della casa. Ecco che se andiamo a cambiare l’aria all’interno di una stanza, anche in pieno inverno, se questa attività dura qualche decina di minuti, andando poi a richiudere le finestre, la temperatura tornerà alla normalità in breve tempo. Proprio perché gli elementi presenti all’interno di una stanza, partendo in primis dalla muratura, conservano calore che viene ceduto lentamente e gradualmente.
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Al prossimo articolo. Un Saluto da Giulio e Giuseppe, gli artigiani verdi.
